il genere umano dispone di una sola arma veramente efficace: la risata.
Mark Twain

giovedì 11 settembre 2008

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO. UN CASO UMANO: MARIASTELLA GELMINI


Pensavo al programma televisivo di Mediaset “la Corrida: dilettanti allo sbaraglio” storicamente condotto dal mitico Corrado e oggi da Gerry Scotti, leggendo l’intervista al Sole 24 Ore della Ministra Gelmini. Viene il sangue amaro a vedere questa destra che tanto straparla di meritocrazia e poi assegna a un ruolo così delicato come il Ministero dell’Istruzione, questa avvocaticchia 35enne dalle qualità sconosciute ai più (se non a tutti).


Il Salvatore, unto dal Signore, che doveva liberare l’Italia dai loschi figuri che per due anni non hanno fatto altro che aumentare le tasse e affamare gli italiani, manda in avanscoperta questa “pora tusa” a tagliare 190.000 posti di lavoro in tre anni. Perché da Confindustria in giù tutti a riempirsi la bocca della necessità di un’istruzione da rilanciare e qualificare, salvo poi tagliare per primo questo settore delicato e vitale per il Paese.

Certo non deve essere bello essere sottoposta al “tutoraggio” di Tremonti che controllerà l’effettiva attuazione dei tagli, ma la ragazza si impegna ed ha già ridotto a 25.000 le immissioni in ruolo a fronte di 45.000 cattedre vacanti. E che dire della riproposizione del maestro unico alle Elementari, o della prospettiva di chiamate dirette da parte dei Dirigenti Scolastici in barba a graduatorie ed anzianità ma con l’ottica “meritocratica” italiana del nepotismo e della raccomandazione? Con questa gragnuola di dichiarazioni la Ministra Gelmini in pochi mesi è riuscita nella titanica impresa di far rimpiangere la Moratti.

Manca però la ciliegina sulla torta: quale futuro per i docenti precari? Semplice, fare le guide turistiche! Già me li vedo: appesantiti cinquantenni (se va bene! ho visto immissioni in ruolo sulla soglia della pensione) con tanto di bandierina e fischietto a guidare comitive di tedeschi in bermuda all’orecchio di Dionisio!

Onorevole Ministro, capisco il suo ragionamento: se hanno messo me, senza nessuna esperienza, che non capisco un fico secco di scuola e istruzione, a dirigere il Ministero, perché un professore non può riscoprirsi, nonostante gli studi fatti e l’esperienza accumulata, un’ottima guida turistica? E perché non proporre, magari per il personale ATA, la figura professionale del parafulmine (vedi Fantozzi)?

Ma glielo ha spiegato il Cavaliere, gran comunicatore, che non è conveniente prendere in giro le persone (attualmente nelle graduatorie sono iscritti circa 300.000 precari senza i quali le scuole italiane sarebbero alla paralisi) che sono in una situazione di bisogno e che potrebbero “leggermente” incazzarsirsi? Faccia una bella cosa: si riqualifichi Lei. Può chiedere lumi alla sua collega Carfagna. Un posto in una bella fiction magari il suo capo glielo trova: può sempre fare qualche telefonata!


DILETTANTI ALLO SBARAGLIO. UN CASO UMANO: MARIASTELLA GELMINI (2ª puntata)

Dimostrando una tigna, un’ostinazione degna del miglior concorrente della Corrida che più è fischiato e scampanellato più si galvanizza nell’esecuzione del suo strampalato numero, la nostra eroina continua imperterrita a inanellare perle.

Dopo il ripristino del grembiulino, aver reintrodotto la bocciatura per il voto in condotta, cui è seguito un appassionante dibattito con gli altri geni della Lega Nord se si debba essere respinti col 5 o con il 6 (aspettiamo con ansia e trepidazione la reintroduzione della bacchetta e delle orecchie d’asino), questa novella Montessori ha sostenuto che gli insegnanti del Sud sono, per usare un eufemismo, dei caproni ignoranti.

Naturalmente usando la tecnica imparata nel “Manuale del Giovane Azzurro” scritto di proprio pugno dal Cavaliere, si è affrettata a smentire condendo tale smentita con la lacrimevole storia della bravura della sua Prof. siciliana di Italiano alle medie.

Non si capisce perché, allora, gli insegnanti di Sicilia, Calabria e Basilicata debbano frequentare dei corsi di riqualificazione e se questi corsi li debbano frequentare anche le migliaia di insegnanti meridionali sparsi per la penisola, soprattutto al Nord dove lo stipendio da fame di un insegnante non ti garantisce neanche una sopravvivenza dignitosa.

La nostra Giovanna D’Arco si è poi intestata una battaglia nobile e giusta: l’eliminazione del precariato. Fuorviata però dal tagliatore di teste Tremonti, sta in realtà eliminando non già il precariato bensì i precari! E li sta eliminando fisicamente tagliando migliaia di posti di lavoro in tutta Italia, ma soprattutto al Sud, dove maggiore è la sofferenza socio-economica e minore la possibilità di trovare un’altra occupazione.

Così docenti che da una decina d’anni tengono in piedi la scuola italiana vengono a trovarsi improvvisamente sulla strada. Famiglie bi-reddito diventano improvvisamente senza reddito.

E che dire dell’incongruenza di un governo unanimemente anti-abortista, che vuol mettere mano alla 194, ma che lascia migliaia di alunni diversamente abili abbandonati a loro stessi e alle loro famiglie e destinati a lasciare la scuola?

Ma la “cura” è solo all’inizio! L’anno prossimo questi tagli saranno ancora maggiori, non dimentichiamo infatti che la Ministra ne ha pensata un’altra delle sue: il ripristino del maestro unico alle elementari.

Inebriata dalle continue interviste che le vengono richieste (la prossima sarà su Caccia e Sport sotto al tittolo: Tiro all’insegnante), Mariastella (la chiamo per nome perché credo di essere affetto dalla Sindrome di Stoccolma) si spinge a dichiarare che il maestro unico le sembra un’esigenza “pedagogica”.

Incredibile! Ti danno una poltrona sulla quale appoggiare il tuo incompetente fondoschiena e magicamente ti ritrovi esperta in pedagogia! Miracoloso! Ecco un altro miracolo italiano! Grazie Cavaliere Presidente!

Pazienza se tutti gli studi sostengono il contrario, pazienza se ogni due classi si perderà un insegnante e quindi un posto di lavoro, l’importante è tagliare, tagliare, tagliare!

www.sinistradecraticaavola.blogspot.com

sdavola@gmail.com